La Direttiva Europea ha approvato un decreto che prevede l'adeguamento a classi energetiche basse per tutte le abitazioni dell'Unione Europea entro pochi anni.
La ricerca ha evidenziato che il 62% del patrimonio abitativo italiano si trova infatti nelle classi energetiche "F" o "G", quelle più basse.
Nello specifico, per gli edifici residenziali dovrà essere raggiunta almeno la classe energetica E entro il 2030 e D entro il 2033.
La Direttiva dell’Unione europea, in estrema sintesi, prevede che, nel corso dei prossimi anni, gli immobili diventino più efficienti sotto il profilo energetico.
Non vi è alcuna imposizione, nel caso in cui i proprietari dovessero continuare a vivere nell’immobile.
I problemi sorgono quando questi vengono messi in vendita o in affitto.
Tra gli interventi richiesti ci sono il cappotto, l’installazione dei pannelli solari, la sostituzione di infissi e di caldaie.